Andrea Figari – Intervista

Continua a trovare nuovi ospiti il nostro spazio dedicato ad autori che vorrebbero farsi conoscere. In questa intervista andiamo alla scoperta di Andrea Figari, poeta torinese e ideatore del blog www.scheggedipoesia.worpdress.com  

Aquile Solitarie – Innanzitutto, ci dica: chi è lei e che cosa fa nella vita?

Andrea FigariMi chiamo Andrea Figari, sono nato a Torino, città in cui abito, nel gennaio del 1983. Ho una laurea in Giurisprudenza conseguita presso la Facoltà di Torino. Nella mia vita ho iniziato ormai tempo fa un percorso. Dopo alcune esperienze lavorative in Italia ho avuto occasione di avvicinarmi al mondo della cooperazione internazionale con una prima esperienza di volontariato di tre mesi in terra di Rwanda nel 2010. Hanno fatto seguito alcune altre esperienze di stage e poi la grande opportunità nel 2012 di un anno di Servizio Civile all’estero, sempre in Rwanda. A partire dal 2013 ho poi ideato un primo progetto, Xlestrade (www.xlestrade.org). E’ un progetto di rete fra associazioni di volontariato. Nel 2017 ho aperto Ontheroad TV (www.ontheroadtv.org), piattaforma di video sharing dedicata alle stesse tematiche. Accanto ai due siti sono un grande appassionato di scacchi, di cui sono anche istruttore elementare, e infine gestisco un alloggio su Airbnb.

Aquile Solitarie – Come è nata la sua passione per la poesia?

Andrea FigariNon saprei esattamente dire come o quando è nata la passione per la poesia. È un qualcosa che sento dentro. Sono emozioni, sensazioni; accade che a volte prendono forma, attraverso una penna su un foglio di carta. Ho scritto e scrivo fin da quando ero un ragazzo. Lo considero un modo per esprimersi, tirare fuori quello che si ha dentro. Poi non sempre accade di avere intuizione, ispirazione. Può accadere che per un certo periodo non si scriva, e ciò mi è accaduto per alcuni anni. Anche perché la quantità non è sinonimo di qualità, e viceversa.

Aquile Solitarie – Che cosa la ispira di più quando scrive?

Andrea FigariLa vera fonte di ispirazione a pensarci bene sono le persone, gli altri. O meglio, le emozioni, le sensazioni che provo nell’incontrare, nello scambiare pensieri, nel vivere momenti, luoghi. A conclusione di un giorno “intenso” le parole escono quasi da sole. Sono forse un’occasione per mettere su carta quello che ho “dimenticato”, “non ho detto”, “avrei potuto dire, fare”.

Aquile Solitarie – Quali, tra i grandi autori del passato, l’hanno condizionato maggiormente?

Andrea FigariNon ho un particolare riferimento poetico. Apprezzo la poesia quando è in grado di trasmettere emozioni, frammenti di vissuto. Ho letto tanta poesia di autori “non famosi” (poeti italiani e africani in particolare) e in quei testi vi ho carpito vite, esperienze. In periodo giovanile ho apprezzato molto Dante e Leopardi, e ancora ora ammiro Pablo Neruda. In un testo, chiunque sia l’autore, cerco umanità.

Aquile Solitarie – Lei ha pubblicato, ad oggi, 4 raccolte. Ci può raccontare qual è la loro poetica?

Andrea FigariEsatto, fino ad oggi ho pubblicato 4 raccolte di poesia, tutte con l’associazione culturale Carta & Penna. Ogni raccolta è un insieme omogeneo, un viaggio. Sono poesie “in cammino”. Sono raccolte che in qualche modo ho “costruito”, da leggere dalla prima all’ultima pagina. Non scrivo in rima (a parte la prima raccolta, risalente a diversi anni fa), e spesso le tematiche affrontate riguardano i diritti civili, la loro tutela; mi soffermo sulle ipocrisie, le incongruenze della nostra società moderna, con un’attenzione però anche a comprendere le diverse opinioni, i diversi stili di vita.

Le 4 raccolte pubblicate sono queste:

“Sentieri d’Esperanza”, 2009, una raccolta in rima dantesca. Un viaggio in 34 poesie, un proemio e tre gruppi di 11 poesie, verso un ipotetico mondo perfetto.

“Schegge di Rwanda”, 2010, una raccolta dedicata, scritta durante la mia prima esperienza in Rwanda. Parte del ricavato è stato devoluto per finanziare progetti in loco. La raccolta è risultata finalista al Concorso “Mario Soldati 2010”, organizzato dal Centro Pannunzio di Torino.

“ChiScac? Ovvero Scacchi InVersi”, 2013, è invece un’occasione per raccontare, spiegare il gioco degli scacchi in modo un po’ diverso dal solito.

“POeLITICA, Schegge di poesia”, 2020, è infine un ritorno, dopo alcuni anni. È come un approdo in cui racconto di emozioni e mi rivolgo a chi ho incontrato lungo la strada percorsa fino ad oggi. Al suo interno c’è una “chicca”: l’introduzione è scritta con carta e penna.

Aquile Solitarie – Quali sono i suoi progetti futuri?

Andrea Figari – Attualmente il progetto principale su cui sto concentrando le mie attenzioni è la promozione di “PoeLITICA”. È una raccolta appena pubblicata e sto iniziando a farla conoscere, anche attraverso alcune librerie di Torino. Inoltre ho aperto da poco più di un anno una pagina Facebook e un blog (www.scheggedipoesia.worpdress.com) dedicato a me e più in generale alla poesia, per dare spazio a realtà che operano in ambito letterario. Dopo un primo periodo di “prova”, negli ultimi mesi lo sto arricchendo sempre più di contenuti. Da alcune settimane è attivo anche un profilo Twitter. Infine partecipo di tanto in tanto a concorsi letterari. Sono preziose occasioni per comprendere la qualità di quello che si scrive e per valutare così anche se meritano una reale successiva pubblicazione o no. A tal proposito ho avuto occasione di ricevere premi e importanti attestati.

Ringraziamo Andrea Figari per la gentile collaborazione.

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