Una poesia di Andrea Abruzzese
Da quando sono nato,
sono il lupo e sono la pecora.
La mia vita un viaggio sulle montagne russe,
un susseguirsi di albe e tramonti.
La mia mente in costante
andata e ritorno dal corpo.
E in una delle mie eclissi
mi scontrai in un’uniforme,
presi i miei demoni e glieli lanciai.
Mi diedero una pena da scontare
nel buio di una prigione, ad alternare
tempeste a giornate di sole.
Mi lasciarono solo
a combattere le mie ombre,
giganti nel freddo di una cella spoglia,
dove passai i secondi a contare
i sottili cristalli della mia instabilità.
Abbandonarono le mie moltitudini in battaglia,
ad attendere per anni una luce
che salvasse il mio io dall’oscurità…
Mi lasciarono con la pecora nelle fauci del lupo,
e ritrovarono la notte ed il giorno
nell’abbraccio, stretto,
della mia fune da equilibrista.
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