Durante l’emergenza per la pandemia di Covid19, in molti tra gli operatori sanitari hanno cercato di raccontare cosa stava (e sta) succedendo tra le corsie degli ospedali. Chi l’ha fatto concedendo interviste, chi scrivendo lettere ai giornali, chi pubblicando foto social; ma c’è anche chi, come Pasquale Dente, ha scelto di registrare la propria esperienza, e quella dei colleghi, scrivendola in un romanzo.
Aquile Solitarie – Buongiorno Pasquale. Prima di parlare del libro ci racconti qualcosa di lei, ci dica cosa fa nella vita.
Pasquale Dente – Mi chiamo Pasquale, sono un infermiere napoletano e lavoro con la Oxford University in terapia intensiva Covid. Mi sono trasferito nella città di Oxford cinque anni fa, per ampliare le mie conoscenze legate all’ambito lavorativo.
Aquile Solitarie – Lei è autore di un romanzo, Dietro la maschera, che è inserito nella categoria dei cosiddetti medical romance. Di che cosa parla?
Pasquale Dente – Il libro fa parte della categoria medical romance in quanto racconta la storia di un’infermiera. La protagonista è Lucia, una trentenne napoletana che lavora a Bergamo e vive in una casa condivisa con altri tre giovani lavoratori. Il racconto si svolge tra queste due location: la casa, in cui emergono le paure, la mancanza della famiglia e la lontananza della città natia, e la terapia intensiva, dove queste paure non possono e non devono entrare.
Aquile Solitarie – Si tratta di una storia vera o è una storia inventata?
Pasquale Dente – Il racconto non è biografico, ma ho usato vari fatti di cronaca, come la costruzione dell’ospedale Fiera di Milano o la questione dell’immunizzazione di gregge proposta da Boris Johnson, e ci ho costruito una storia attorno. Lucia non esiste, ma potrebbe essere qualunque professionista sanitario che ha lavorato in ospedale in quel periodo, e i fatti raccontati e le location sono cose che hanno visto i miei occhi, o sono aneddoti che mi sono fatto raccontare da colleghi sparsi per la penisola. Il messaggio che voglio lanciare ha a che vedere con lo stato d’animo della protagonista, che è diviso tra paura e solitudine, e vuole ricordare come dietro una maschera si possa celare tutto un mondo sommerso.
Aquile Solitarie – Che cosa l’ha spinto a sedersi dietro ad un computer a scrivere il libro?
Pasquale Dente – Ho avuto l’idea appena sono entrato nel mio reparto, una terapia intensiva: quando ho visto quello che questo virus poteva provocare ho deciso di rendere partecipi i non addetti ai lavori, di far vedere loro quello che succede tra le pareti degli ospedali. Ma l’ho scritto anche per i miei colleghi, per ricordare quello che è accaduto: credo che l’evento Covid sia paragonabile alle due Guerre Mondiali, e che per questo meriti di essere raccontato.
Aquile Solitarie – Da cosa nasce il titolo Dietro la maschera?
Pasquale Dente – Il titolo racchiude il messaggio che voglio lanciare con il mio libro: arrivare al pubblico e mostrare loro che dietro la maschera (e la mascherina) ci sono persone e non supereroi, persone con paure, ansie e incomprensioni. Persone che per professione sono costrette a guardare il virus negli occhi e cercare di sconfiggerlo. Durante il lockdown in tanti si lamentavano di essere annoiati perché segregati in casa, e vorrei dunque che sapessero cosa si prova a dover lasciare la famiglia e andare incontro al virus.
Aquile Solitarie – Il libro ha molti aneddoti… simpatici. Perché?
Pasquale Dente – Ho cercato di rendere la storia la più scorrevole possibile. L’argomento trattato è di per sé molto serio, e per questo non volevo rendere la lettura pesante. D’altronde il libro si divide tra la terapia intensiva, un luogo di lavoro serio ed impegnativo, e casa della protagonista e dei suoi tre giovani coinquilini, dove l’ambiente è molto più rilassato e giovanile.
Aquile Solitarie – Senza svelare grossi dettagli, ci dice il perché di quel finale?
Pasquale Dente – Ho scelto un finale a sorpresa per lasciare qualcosa al lettore, per dargli qualcosa su cui riflettere.
Aquile Solitarie – So che collegata al libro hai anche aperto una pagina Instagram.
Pasquale Dente – Sì, è vero, ho aperto la pagina dietrolamascheralibro, dove cui posto ogni giorno la foto di un collega diverso, con la mascherina e senza, per offrire il contrasto tra il professionista e la persona. Il contest sta avendo un buon riscontro, e molti colleghi da diverse parti di Italia mi inviano le loro foto contenti di apparire sul mio profilo.
Aquile Solitarie – Ha anche altri progetti per il futuro?
Pasquale Dente – Sì, qualche idea in testa ce l’ho, e non solo medical romance: vorrei lavorare anche su altri generi.
Aquile Solitarie – Per concludere, dove è possibile acquistare il libro?
Pasquale Dente – Il libro è acquistabile su Amazon: è sufficiente cercare “Dietro la maschera di Pasquale Dente”; è disponibile sia in versione cartacea che ebook.
Ringraziamo Pasquale Dente per la sua disponibilità.
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